Descrizione estesa
Le ondate di calore
Con l'arrivo della bella stagione potrebbero verificarsi episodi di ondate di calore che, come risaputo, costituiscono un rischio per la salute della popolazione in particolar modo per i soggetti più deboli.
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione.
Ondate di calore e disidratazione
Il colpo di calore è un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica nelle particolari condizioni climatiche sopramenzionate: il nostro organismo non riesce quindi a disperdere il calore interno. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte.
La disidratazione è una condizione che si manifesta quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella assunta.
L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando:
- è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione
- si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea
- una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete, come nel caso di bambini piccoli ed anziani.
- in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi). (Fonte Ministero della Salute)
Come proteggersi
Linee guida regionali ed interventi di sostegno
Dal 2004 la Regione Emilia-Romagna ha individuato linee guida per ridurre l’impatto di eventuali ondate di calore, attraverso una serie di interventi di sostegno, rivolti in particolare alle persone più fragili. Risentono, infatti, degli effetti del caldo soprattutto le persone anziane, affette da malattie croniche, che vivono sole, che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate.
In base alle linee guida regionali, le Aziende Usl e i Comuni, con la collaborazione del volontariato e del terzo settore, costruiscono piani locali di azione anti-caldo.
Su tutto il territorio regionale è disponibile inoltre un sistema di previsione del “disagio bioclimatico” gestito da ARPAE Emilia-Romagna, consultabile all’indirizzo internet Rischio calore — Arpae Emilia-Romagna, dove si possono trovare altre informazioni utili su gruppi a rischio, consigli pratici per fronteggiare l’emergenza caldo, gli effetti sulla salute.
A livello locale vengono individuate le situazioni a rischio, in particolare delle persone non note ai servizi, attraverso una collaborazione strutturata dei medici di famiglia, dei Presidi ospedalieri e dei Servizi sociali dei Comuni.
Uno strumento di utilità è rappresentato dal numero verde del Servizio Sanitario Regionale: 800 033 033 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00, il sabato dalle 8.30 alle 13.00) che può rispondere alle domande dei cittadini sul problema e può trasferire, sempre gratuitamente per chi chiama, la telefonata all’URP dell’Azienda Sanitaria di riferimento per gli approfondimenti necessari.