Cos'è
La storia delle Ceramiche San Giorgio inizia con il sogno di un ragazzo, Giovanni Poggi, che fin da giovanissimo voleva fare ceramica e aprire un’importante fornace. Decide di farlo nella sua città natale, Albisola, capitale ligure della ceramica con una lunga tradizione artigianale: così, nel 1958, la manifattura San Giorgio apre le sue porte, grazie al sodalizio tra il maestro e i suoi due collaboratori Eliseo Salino e Mario Pastorino. Negli anni Cinquanta e Sessanta, all’insegna della tradizione e dell’innovazione, tra le mura della manifattura hanno operato fra i più importanti artisti del secondo Novecento: Lucio Fontana, Asger Jorn, Wifredo Lam, Alfonso Borghi, Marco Lodola, Giancarlo Bargoni, Francesco Casorati, Dario Rossi, Peter Casagrande, Marino Iotti solo per citarne alcuni senza voler far torto agli altri ma la lista sarebbe interminabile (più di duecento artisti). Dopo la scomparsa di Giovanni Poggi nel 2023, continuano a far parte della storica fornace il figlio Matteo, a cui ha insegnato a lavorare al tornio; Silvana Priametto, che negli anni Sessanta era l’unica donna torniante, e che conosce tutte le tecniche di lavorazione della ceramica; e Luisa Delfino, la preziosa decoratrice della fabbrica. C’è poi suo fratello Piero che si occupa dell’archivio fotografico e della catalogazione e sua nipote Simona che organizza le mostre e gli eventi culturali. Un importante docu-film, intitolato “ Il sottobosco “ e dedicato a Giovanni Poggi, viene proiettato in due occasioni, nel 2022 e nel 2024 (quest’ultima proiezione viene presentata da Fabio Fazio, noto conduttore della TV e grande amico della famiglia Poggi). La San Giorgio è stata e continua ad essere un punto di riferimento importante per tanti artisti (che frequentano tuttora la fornace sulla base di rapporti non solo lavorativi ma anche di amicizia, di intesa e di collaborazione) e altresì per tanti giovani che si approcciano per la prima volta all’argilla, a volte con timido imbarazzo, necessitando quindi degli insegnamenti dei maestri artigiani. Oggi, la storia dell’atelier continua con la stessa passione di una volta, nella tradizione e nella continuità.
La mostra sarà visitabile dal 22 Marzo al 6 Aprile nei seguenti giorni/orari: sabato 16.00-19.00 - domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00
E-mail: prospettiva16@virgilio.it
Telefono/WhatsApp/SMS per eventuali visite fuori orario: 335-8376777 (Antonio Artoni) / 348-4428586 (Ettore Alberani) / 333-8494623 (Gian Luca Nizzoli) / 345-7873898 (Henry Guatteri)
